Ma pare che tutto questo non provi nulla. Già, che si sian trovati dei tesori è molto dubbio. Le scoperte dei nascondigli delle ricevute e dei testamenti sono già stati spiegati come casi di memoria latente; il signore di cui parla il Macnish, aveva probabilmente udita da suo padre la storia della moneta portoghese; tanto più, dice il Tissiè, che una moneta portoghese non doveva esser frequente in Inghilterra, Quanto a Swedenborg, aveva la chiaroveggenza dei sonnambuli; si sa che ha visto l'incendio di Stoccolma da Gothenburg, cioè a 50 miglia di distanza; e così sono sonnambuli gli altri medii. Ora si sa che i sonnambuli trovano gli oggetti perduti, solo che diate loro il modo di mettersi in qualche rapporto con questi oggetti; e l'interrogante può bastare a metterli in questo rapporto, perchè egli stesso ha certamente qualche rapporto colle cose che cerca; altrimenti non le cercherebbe. Perciò nello Sphinx il dottor Hübbe Schleiden pone per criterio della comunicazione di un defunto, che nessuno dei presenti abbia alcun interesse diretto od indiretto ad aver quella comunicazione, altrimenti il medio o veggente può trarla appunto dalla memoria latente dell'interessato.
12º Bisogna dunque cercar una comunicazione di cui nessuno dei presenti sappia nulla, e a nessuno dei presenti importi nulla. Questi casi devono esser pochi, sia in un'ipotesi che nell'altra; nell'ipotesi spiritica, perchè è naturale che quelle poche volte che i defunti possono comunicare coi vivi, cerchino piuttosto i vivi di loro conoscenza; e nell'ipotesi dell'incosciente sonnambolico del medio, perchè è naturale che il medio sogni delle sue conoscenze, piuttosto che di estranei e di indifferenti.
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