E bisogna ricorrere anche alla memoria latente e suggestione incosciente degli astanti e degli assenti; sicchè l'ipotesi dell'incosciente, oltre ad esser poco naturale, diventa anche poco semplice, anzi complicatissima;
Inoltre la chiaroveggenza, cioè il vederci senz'occhi, anzi il vederci meglio senza occhi che cogli occhi, dà diritto di sospettare che ciò che è vero degli occhi sia, vero del cervello, e, senza fondare lo spiritualismo, permette di credere che non abbia fondamento il materialismo, cioè la principale delle obbiezioni contro lo spiritismo;
Il pretendere poi che un pezzo di cervello addormentato sia addirittura veggente, indovino e profeta, e viceversa il medio e gli astanti, i quali sono svegli, non siano, mai giudici competenti di ciò che possono o non possono aver imparato, mi sembra un pò arrischiato;
Il pretendere che un incosciente, il quale per ipotesi vede fino in China la morte di un nostro amico, sia poi così cieco da non sapere chi è lui, e da credersi quel morto, mentre è un pezzo d'un vivo, mi pare una contraddizione;
E che, mentre l'intelligenza occulta vede il nostro pensiero e noi non vediamo il suo, pretendiamo insegnare a lei chi è, e correggerla del suo errore nell'esser suo, mi pare presunzione;
E il sostenere che tutte queste intelligenze sono ostinate e concordi nel loro errore per solo effetto di superstizione contagiosa od ereditaria, mi pare una supposizione così poco fondata da potersi quasi dire gratuita;
Sicchè, davanti a questa complicazione di ipotesi poco naturali, poco soddisfacenti per la spiegazione dei fatti, e perfino contradittorie fra loro, mi par quasi più naturale l'ammettere una maraviglia sola: che certe comunicazioni medianiche sono dovute alla suggestione mentale dei defunti.
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