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      Ma questi non possono servire a spiegare per analogia i fenomeni medianici, perchè precisemente sono anch'essi medianici. Voglio dire che santi, streghe, fakiri, e simili, senza essere medii spiritici della scuola di Allan Kardec, i quali attribuiscono tutto alle anime dei defunti, sono però medii in quanto non hanno mai detto nè dicono di produr questi fenomeni con arte alcuna o colla sola volontà loro, ma coll'assistenza di spiriti, siano poi di defunti o di non nati, di uomini o di esseri sovrumani. I santi attribuivano i loro miracoli all'assistenza degli angeli ed alla grazia divina, le streghe ai demoni a cui avevano venduto l'anima; si dice che i fakiri li attribuiscano a spiriti elementali, a larve, lemuri, e folletti; ma il fakiro, che aveva fatto vedere a Jacolliot, console di Francia nelle Indie, a seminare una pianta (di cui Jacolliot stesso aveva scelto il seme), e a farla crescere in una mezz'ora, pregato di comunicare il suo segreto, rispondeva: «noi recitiamo i mantras, e i pitris fanno il miracolo, se vogliono»; ora i mantras sono versetti, e i pitris sono i padri, i mani dei Latini, i daìmones. Se S. Paolo vinse, facendolo cadere, Simon Mago, che si era appunto alzato per aria, si è che Simon Mago non era aiutato che dallo spirito di un fanciullo, mentre S. Paolo era assistito da Dio. S'intende bene che non garantisco la leggenda. Voglio dire che non vi sono fatti umani noti, nè normali nè anormali, coi quali si possano spiegare le operazioni magiche dei medii, perchè tutte le volte che se ne produssero di analoghi erano attribuiti all'influenza di esseri soprannaturali,e per ciò stesso divenivano medianici.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





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