Ma per i fenomeni medianici non basta ch'io ammetta, come vuole il Lombroso, che il pensiero può trasformarsi in energia motoria; bisogna ch'io ammetta più precisamente che le vibrazioni eteree derivanti dal desiderio di aver sul tavolo un catino pieno d'acqua, incontrando quel catino si trasformino in un movimento di traslazione del catino stesso, anzi, in un movimento tale, ch'egli vada precisamente dove lo aspettano. E per i fenomeni della quarta classe, per esempio l'apporto di un fiore o la materializzazione di un anello, bisognerebbe venire fin qui: il pensiero è una forza, e la materia non è che spazio riempito dalla forza, ed ogni forza può trasformarsi in un'altra; quindi il pensiero può trasformarsi in quella forza speciale che produce la resistenza nello spazio, ossia trasformarsi direttamente, di per sè, in materia solida, in un corpo organico. Un anello e un fiore sono etere condensato; e il desiderio, mettendo in moto l'etere, può condensarlo. Ora nessuno può dire che ciò sia impossibile. Potrebbe forse dire che non capisce; ma non si capisce nemmeno la gravitazione. Ma chiunque avrebbe ragione di far osservare che queste ipotesi e postulati, se non contrarj alla fisica, sarebbero però affatto ignoti alla fisica, sarebbero grandi novità, e perciò poco naturali. E poi potrebbe osservare che questa è un'ipotesi metafisica; e dì una metafisica, se non spiritualista, idealista; la realtà diventa trascendentale; non importa più niente che il pensiero sia una proprietà della materia, se il pensiero può creare la materia; ammesso questo, è rimosso il principale ostacolo allo spiritismo.
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Lombroso
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