Ma allora non avevo letto il primo volume del'Aksákow, pieno di documenti, che qui non posso nemmeno riassumere; e poi John King non mi aveva ancora stretto la mano e non aveva ancora veduto l'ombra delle sue braccia(57); e poi la fotografia spiritica non aveva fatto i progressi che ha fatto ora. Chi volesse sulla fotografia spiritica delle informazioni più da vicino, da un italiano, si rivolga al capitano Ernesto Volpi, altro vecchio e bemerito spiritista, direttore del Vessillo spiritista, che si pubblica a Vercelli. Nel numero del marzo 1891 di questo giornale troverà le notizie sulla fotografia ottenuta dal Volpi, e le ragioni con cui egli ne dimostra l'autenticità; queste ragioni però non diventano efficaci se nonsi confrontano colla fotografia stessa. Il Volpi non vuol che ci fidiamo dell'onestà di lui e del medio; vuol che l'impostura venga esclusa dall'esame della fotografia stessa; perchè dal rilievo che la fotografia presenta, si deve comprendere che non è la fotografia di un ritratto, cioè di una superficie piana, ma di una donna che aveva un volume, che occupava tre dimensioni dello spazio; ma siccome d'altra parte di questa donna non si vede che mezzo busto e questo mezzo busto è trasparente, così si deve comprendere che non è fotografia di donna vivente. Nel numero del dicembre 1891 dello stesso giornale si può leggere che nel 1884, l'autenticità di questa fotografia essendo stata contestata da due fotografi presenti ad una conferenza del capitano Volpi, egli promise 500 lire a chi nel termine di due mesi avesse ottenuto (senza un medio, s'intende) una fotografia simile; la sfida non fu accettata; pare che si siano provati, ma senza riuscire, a Monaco di Baviera(58).
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