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      Quando il fantasma veduto e fotografato non rassomiglia al medio, non può essere un'apparizione del medio. Quando poi si hanno simultaneamente più fantasmi differenti dal medio, l'azione del doppio del medio dev'essere assolutamente esclusa(60). Si potrebbe ancora supporre l’azione di viventi lontani. Ma quando si riconoscono con sicurezza persone defunte, non è più ammissibile nemmeno questa supposizione.
      Conclusione di questi tre paragrafi: negli esperimenti medianici si sono ottenute fotografie (il che esclude l'allucinazione propriamente detta), perfettamente rassomiglianti a defunti, (il che esclude l'allucinazione telepatica prodotta da viventi), che non erano mai stati fotografati in vita loro (il che esclude l’impostura). Dunque ci sono dei fantasmi che sono copie di defunti, eppure sono reali in quanto sono qualche cosa fuori di noi, e tuttavia non sono imitazioni prodotte coll'impostura.
      4° Ma devo anche escludere che questi fantasmi siano gli spiriti dei defunti. Mettiamo pure che questi non siano spirituali nel senso metafisico della parola, cioè immateriali, inestesi, bensì rivestiti di un corpo etereo, fluidico; tuttavia i fantasmi degli esperimenti medianici non potrebbero essere le anime dei defunti. E ciò per due ragioni: la prima, che questi fantasmi, oltre ad essere parziali, sono temporanei; finito l'esperimento, sparisce il fantasma; l'anima dovrebbe rinascere e rimorire ad ogni esperimento. E finalmente non possono essere gli spiriti, perchè sono visibili e tangibili anche le loro vesti e i loro ornamenti; ma non ci può essere uno spirito delle stoffe o degli anelli.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316