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      Quanto agli elementali, non vediamo ragione perchè gli elementi abbiano delle anime, poichè non sono mai vivi, e non muoiono mai. Furono inventati per simmetria, per popolare il cosmo che gli antichi si immaginavano composto di sfere concentriche, ordinate secondo la densità dei rispettivi elementi; vedete la cosmografia dell'Epinomide. Adesso, cambiata la chimica, bisognerebbe sostituirvi gli spiriti dell'idrogeno, dell'ossigeno, ecc. La parte di vero presentita in questa teoria è quella sostenuta dal Flammarion (e che il padre Secchi e lo Schiaparelli non con traddicono), cioè la pluralità dei mondi abitati.
      In secondo luogo, spiriti non umani non concorderebbero col carattere sempre umano delle comunicazioni e delle apparizioni. Dio non avrebbe bisogno di far miracoli; diverrebbe egli stesso un elemento di disordine nella natura. Angeli, spiriti eletti, non si firmerebbero coi nomi dei defunti, commettendo un continuo falso in scrittura privata. Quanto al diavolo, è facile vedere che le operazioni magiche, come la scrittura diretta e gli apporti, se sono troppo per i medii, sono troppo poco per Lucifero, Satana, Belfegor, Astaroth, e tutta la legione che osò combattere cogli arcangeli pel paradiso perduto. Che se poi vogliamo parlare anche dei fenomeni intellettuali dello spiritismo, l'ipotesi del diavolo è espressamente esclusa dalla morale delle intelligenze occulte; in generale non meno ortodosse, e non parlano di paradiso nè d'inferno; ma incoraggiano a sopportare con pazienza le prove di questa vita, raccomandano fede, speranza, carità, perdono, preghiera; dicono ciò che si può dire per renderci, se non felici, almeno più tranquilli e più buoni.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316

   





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