L'altro caso decisivo è quello in cui si ha, oltre la concordanza di differenti prove, la concordanza di differenti medii. Così nei Saggi di medianità ipnotica pubbliblicati dal Rossi-Pagnoni leggiamo che una giovane, magnetizzata dal dottor Moroni per ragione di salute, un giorno diede una prova, non aspettata e non domandata, di medianità veggente, dicendo di vedere e riconoscere lo spirito che nella stanza attigua era consultato da un medio col tavolino; subito si verificò che il nome da essa dato era lo stesso che aveva dato il tavolino. Qui, per negare la realtà dello spirito, bisogna supporre che gli incoscienti dei due medii si siano messi d'accordo a distanza.
Lo stesso si dica pel caso raccontato ultimamente dal Gabbrielli, (Ipnotismo e spiritismo, conferenza tenuta a Bari, 1892), che garantisce sul suo onore la verità dei fatti, ed ha per medio una sorella di tredici anni: - Nel 1869 un amico di Genova mi dirige a Firenze un certo Achille Perusini di Battaglia nel Veneto, perchè io gli serva di guida per visitare la città. Egli viene, si trattiene tre giorni a Firenze e io adempio come posso alla parte di Cicerone. - Circa due mesi dopo questa circostanza, mia moglie era per farmi il regalo di un terzo figlio. Impiegato con 1500 lire all'anno di stipendio, non sapevo a qual santo votarmi per superare quella crisi. Chiesi consiglio ed aiuto al mondo invisibile. Mi si rispose: «Scrivi a Perusini e pregalo di tenerti a battesimo la figlia che ti nascerà.» Era un assurdo, almeno tale ritenni l'oracolo, inquantochè la relazione superficiale fatta con quel signore nel poco tempo che si trattenne a Firenze, non mi autorizzava ad importunarlo per fargli sostenere una parte che non sempre torna troppo gradita.
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