Non parlo di quelle cui ho già accennato, cioè delle ragioni soggettive inventate dalla diffidenza della buona fede tante volte ingannata, dalla difficoltà di ammettere l'invisibile e l'inesplicabile, nè della ragione a priori tratta dalla fisiologia nella quale finora non c'è posto per lo spiritismo (perchè finora nelle sue ipotesi non ha tenuto conto dei fenomeni spiritici), nè di quelle suggerite a posteriori dalla necessità del medio (la quale fa naturalmente supporre che il medio possa bastare), e dalla chiaroveggenza e forza psichica dei sonnambuli (colle quali è naturale che si tenti di spiegare la telescopia e telekinetia delle intelligenze occulte). Parlo di altre obbiezioni, le quali tutte possono raccogliersi in una.
Infatti, come gli uni sostengono che le intelligenze produttrici dei fenomeni medianici devono esser gli spiriti, sopratutto per questa ragione, che non possono essere i medii, così gli altri sostengono che devono esser i medii perchè non possono esser gli spiriti. Si fa dunque da ambe le parti un ragionamento indiretto o dall'assurdo; ma le ragioni, per le quali si trova assurdo l’attribuire i fenomeni medianici ai defunti, sono, (se si lasciano fuori quelle a priori), precisamente contrarie a quelle per cui si trova assurdo l'attribuirli ai medii. Infatti, ciò che finora abbiamo sostenuto, e creduto di dimostrare, è, che ciò che le intelligenze occulte dicono e fanno per provare che esse sono le anime dei defunti, è assolutamente troppo perché si possa attribuire all'incosciente del medio, a meno di supporlo poco alla volta dotato di tante e tali facoltà che, se non è un defunto, bisogna che sia il diavolo; perchè dovrebbe avere la scienza e la potenza di uno spirito, più la malizia per ingannarci; sarebbe dunque uno spirito del male che si sforzerebbe di persuaderci che c'è una vita e una giustizia dopo morte; il che sarebbe da parte sua una malizia non solo incosciente, ma proprio asinina.
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