Quanto a me, delle prove fisiche d'identità ne ho avute di sufficienti per toccare la certezza; le intellettuali le ho domandate spesso inutilmente; me ne fu invece data spontaneamente una sola, ma per me sufficiente. Quanto al Crookes, del quale voglio credere che si sia ricordato della raccomandazione della Kate King:
«Fatemi delle domande ragionevoli!», egli non nega di essere stato più volte assai vicino ad una prova sufficiente per lui, e sopratutto non nega che ne abbiano ottenuto gli altri(68). Insomma, la sola obbiezione grave all'ipotesi spiritica è la troppa rarità delle buone prove.
2º Questa rarità delle buone prove si spiega certamente meglio coll'ipotesi dell'incosciente del medio. Ma si spiega anche colla teoria spiritica, se teniamo conto di quattro cose:
I. Una delle prime cause della rarità delle comunicazioni, buone o cattive, è la necessità del medio. Perchè mò, domandano, gli spiriti hanno bisogno di un medio? Io non lo so; ma perchè non ci vorrà un medio? Del resto i defunti ne danno una spiegazione abbastanza plausibile: ed è che sono morti; quindi non hanno più un corpo come il nostro; quindi devono farsene prestar uno da un vivo. Ma perchè non siamo tutti medii? Non lo so; ma perché non siamo tutti sani e robusti, tutti buoni e intelligenti? La suggestione mentale è un fatto; ma non tutti sono sensibili alla suggestione mentale. La telepatia è un fatto; ma non tutti hanno delle apparizioni di viventi o di morenti; tra i casi di telepatia del famoso libro Phantasms of the Living, ce n'è uno (il 242) di un fratello che in punto di morte va a parlare alla sorella; ma la sorella non lo vede, mentre lo vede una sua serva negra, a cui doveva essere indifferente.
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