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      Ma alla sua osservazione bisogna aggiungere che gli scienziati non interrogano mai i medii; così, se l'etrusco non si capisce ancora, può esser anche perchè i filologi non sono spiritisti e gli spiritisti non sono filologi.
      IV. Le comunicazioni sono scarse anche perchè non è che una quarantina d'anni che gli spiriti sono riusciti a far comprendere che vogliono comunicare con noi. Ma, ho sentito dire, se fosse vero che gli spiriti desiderano stabilir delle comunicazioni fra i due mondi, a quest'ora sarebbero divenute facili. È una delle ragioni che ritornano più spesso, anche per altre questioni, e che esercitano di più la mia rassegnazione. Quanto è ripetuta, altrettanto è irragionevole. Consiste nel non tener conto che, non solo per la fisica, ma per tutte le scienze, una dalle condizioni dei fatti è il tempo. È vero che, appena una cosa è possibile, per ciò stesso si realizza. Ma il dire, senza condizione di tempo, che se una cosa fosse possibile, si sarebbe già fatta da lungo tempo, è come dire questa assurdità: se una cosa fosse possibile adesso sarebbe stata possibile sempre; e quindi si sarebbe realizzata fin dal principio dei secoli; e con questo argomento si può provare che: o non è possibile ch'io esista, o è necessario ch'io esista dal primo giorno della creazione. Questa è la ragione con cui si sostiene sempre che non succederà nulla di nuovo, nè la sostituzione dello spiritismo al cattolicismo, nè la sostituzione degli arbitrati alla guerra, nè la sostituzione del capitale collettivo all'individuale, nè la sostituzione della libertà economica all'interesse dei produttori e consumatori e costruttori, che si ingannano vicendevolmente e incoscientemente, aprendo delle vie per uscire senza che gli altri possano entrare.


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Per lo Spiritismo
di Angelo Brofferio
Domenico Briola Editore
1893 pagine 316