); e lo sosteneva perchè in questa vita, in questo mondo, il pensiero è funzione del cervello, ossia il cervello è una condizione del pensiero (p. 328); e tutto questo lo sostengo ancora. Io diceva pure che se, quanto all'esistenza ed all'immortalità dell'anima, la vecchia fisiologia non può provare il no, la vecchia psicologia non provare il si (p. 342); e questo lo sostengo ancora. E lo sostengo perchè, se ero positivista, lo sono ancora; cioè non ammetto che i ragionamenti fondati sui fatti, sull'esperienza; e la vecchia psicologia ragionava a priori, e dimostrava l’immortalità col ragionamento di Platone, cioè partendo dalla definizione dell'anima. E quanto ai fatti, io diceva che non avevo ancora assistito ad esperimenti spiritici che mi convincessero (p. 324), e che perciò, gli scienziati non essendo d'accordo (p. 325), io mi attenevo al vecchio consiglio: nihil nega, parum crede, nisi videas (p. 3 2 6). Ma dopo la pubblicazione del mio Manuale ho continuato a studiare, ed ho potuto assistere ad esperimenti i quali mi hanno convinto che i fatti spiritici più meravigliosi non sono imposture nè allucinazioni, ma proprio fatti; e ragionando sono giunto, non a scoprire lo spiritismo, ma a capire che l'Aksàkow ha ragione di dire che molti di questi fatti non si possono spiegare che mediante la comunicazione coi defunti. Dunque io ho aggiunto a ciò che sapevo, ma non ho mutato. Dunque sono in pace colla logica. E, al postutto, se avessi mutato qualche cosa, Voltaire ha detto che l’ostinazione è l’energia degli sciocchi.
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Platone Manuale Aksàkow Voltaire
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