S. tenevano il medio, una sedia di 10 chilogrammi, a 30 o 40 centimetri di distanza dal medio, veniva ripetutamente ad urtare il tavolo, si alzava su due piedi, e pareva proprio che facesse degli sforzi per salire sul tavolo.
(51) Cfr. la materializzazione di un altro anello in Aksąkow, p. 141
(52) Nota alla 2Ŗ ed. - Di altri due fatti di questa classe fui spettatore nelle sedute che si tennero ultimamente colla Palladino, in Milano, in casa del dott. G. Finzi:
1° La levitatione del medio. Le mani del medio erano tenute, all'oscuro, da due persone, di cui una era il prof. Richet. Il medio andava lagnandosi di sentirsi una mano sotto un'ascella, poi di sentirsi prendere per la vita; poi, parlando col tono che assume quando č in trance, e parla in nome di John, disse: ora mi porto il medio sul tavolo. E in due o tre secondi il medio fu deposto, colla sua sedia, sul tavolo. Certamente non esiste un truc per saltare leggermente su un tavolo colla sedia su cui si č seduti, mentre le mani sono sorvegliate da due persone. E nessuno di noi avrebbe voluto o saputo fare questo tour de force, di staccarsi dalla catena senza che se ne accorgessero i suoi due vicini, e andar a metter sulla tavola il medio seduto senza che se ne accorgessero i vicini del medio. E poiché qualcuno si č permesso dei dubbi sulla sinceritą del cav. Chiaia (senza aver assolutamente altro indizio che questo, che il cav. Chiaia, si adopera da anni, con abnegazione e costanza esemplare, in favore dello spiritismo), prevengo che il Chiaia era all'altra estremitą del tavolo, ed io lo tenevo per mano, ed egli discorreva con me.
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Cfr Aksąkow Nota Palladino Milano Finzi John Chiaia Richet Chiaia Chiaia
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