Durarono poi nella grandezza loro insino alla passata de' Galli in Italia; i quali secondo il parlare moderno sono di poi detti Francesi. Questa passata fu dopo la guerra trojana circa d'anni secento, e dopo alla edificazione di Roma circa centosettanta: nel quale tempo Belloveso capitano passò l'Alpi con grande esercito di Galli: e di poi susseguentemente altre moltitudini di Galli e Tedeschi vennero per le medesime vie, e tolsero a' Toscani quella parte d'Italia che è chiamata Gallia di qua dall'Alpe, cioè la Lombardia. Gli ultimi de' Galli furono i Senoni che occuparono una parte della marina nel paese della Marca, dove è la città di Sinigaglia. Da queste e altre simili nazioni de' Galli, detti oggi Francesi, furono in modo abbattute le forze de' Toscani, che fu loro necessario ridursi di qua dai gioghi dello Appennino. Dall'altra parte essendo oppressi dalla potenza de' Romani, vennero continuamente a diminuire le forze loro: e trovandosi in mezzo di due grandissime potenze, era necessario che ogni giorno mettessero al di sotto: e benchè eglino avessero di fuori questi grandi ostacoli, nientedimeno si conservarono l'autorità e la potenza molto tempo nelle loro residenze. Ma la guerra che egli ebbero con queste nazioni oltramontane, fu più aspra e più furiosa che quella che egli ebbero co' Romani: la quale non fu con quello odio nè con quella acerbità d'animi, perocchè molte volte ebbero insieme buona pace ed amichevole conversazione. E questo si può comprendere per li costumi, portature e segni che i Romani presero da' Toscani: e se fosse stato tra loro una grave e continua inimicizia, non avrebbero voluto fare loro simili onori.
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