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      E di nuovo facendo pensiero e consultando se dovevano rifare armata oppure ritornarsi per Italia, accadde che in questo tempo Alarico si morì appresso alla città di Cosenza. Dopo la morte del quale, avendo i Goti innanzi agli occhi il corpo suo, acciocchè non fosse alcuno che facesse per vendetta verso quel corpo alcuno strazio, trassero il fiume del Basente del suo letto; e con ricchissime spoglie de' nimici e preziosissime vesti regali lo seppellirono nel mezzo, e fecero subitamente rimettere il fiume nel suo luogo. Di poi tutti i prigioni di nazione italiana, o per memoria dell'esequie regali, o perchè alcuno non potesse insegnare quel corpo, gli fecero morire. Dopo a queste cose crearono nuovo re Ataulfo, propinquo del re Alarico: e sotto le insegne di questo tale ritornarono verso Roma, e quello che v'era rimasto di miglioramento saccheggiarono. E similmente trascorrendo per la Toscana e gli altri paesi vicini, come una continua tempesta, predando e saccheggiando, passarono in Gallia. E si fa il conto che Roma fu occupata da' Goti millecentosessantaquattro anni dopo la sua edificazione, e ottocento anni di poi ch'ella era stata presa da' Galli. Placidia figliuola di Teodosio, della quale di sopra facemmo menzione, fu data in matrimonio al re Ataulfo: e dopo la morte di questo tale, che fu morto da' suoi a Barcellona, fu maritata a Costanzo, uomo singolarissimo; ed ebbe un figliuolo chiamato Valentiniano, il quale, morto Onorio, fu poi de' successori nello imperio.
     
      Dopo a questi tempi, venne Attila re degli Unni; e con tanto terrore quanto alcuno altro innanzi a lui passò in Italia.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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