Pagina (112/852)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      In questo mezzo tempo Belisario, rifidandosi nelle discordie de' Goti, condusse l'esercito presso a Roma; e di consentimento del popolo romano, fu ricevuto nella città. Seguì di poi la guerra molto grande e molto varia, perocchè Vitige, avendo composte le cose sue e ragunato grandissimo esercito, assediò Belisario in Roma, e strinse tanto il popolo romano, che con grandissima fatica si difese la città. Ma la costanza di Belisario e la sua singolare virtù vinse tutte le difficoltà della guerra: e ultimamente, accresciuto l'esercito, uscì di Roma contro a' Goti, e passando in Toscana e in Romagna, con una suprema vittoria abbattè Vitige; e a Ravenna, preso lui e la sua donna, montò in acqua, e con grande onore e fama se ne tornò a Costantinopoli.
     
      Pareva in tutto liberata Italia: e senza dubbio ella era rimasta libera dalle mani de' Goti, se Belisario avesse messo alquanto più tempo in stabilire la vittoria. Ma lui con quella grandezza d'animo ch'egli aveva vinto i nimici, sprezzando quel resto de' Goti che erano in Italia, dette loro cagione di rifarsi dopo la sua partita. Perocchè essendo seminati per Italia, come intesero Belisario essere tornato a Costantinopoli, presero animo, e massimamente quelli che si trovavano di là dal Po ed erano stati più lontani dalla guerra. Ragunati adunque e conspirati insieme, crearono un re chiamato Ildebaldo; di poi un altro che si chiamava Elarico: e morti questi tali fra due anni per la sedizione de' loro medesimi, fu creato re Totila. Il quale raccolto un grande esercito, si volse contro a quelle terre di Toscana che per la vittoria di Belisario s'erano ribellate da' Goti: e molte ne arse; e molte ne disfece insino a' fondamenti; e finalmente, essendo feroce di natura e fatto potente, tutta Italia, che poco innanzi era stata liberata da Belisario, con maggior servitù che prima la sottomise: e infra le altre cose dopo una lunga ossidione prese la città di Roma, e misela in preda e in rapina: e disfatto una parte delle mura, tanto in ogni luogo desolò, che sono alcuni autori che dicono, che ella stette di dì quaranta vuota in tutto di abitatori.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





Belisario Goti Roma Vitige Belisario Roma Belisario Roma Goti Toscana Romagna Vitige Ravenna Costantinopoli Italia Goti Belisario Goti Italia Italia Belisario Costantinopoli Ildebaldo Elarico Totila Toscana Belisario Goti Italia Belisario Roma Belisario