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      Oltra di questo i mari e le isole e lidi, dallo stretto del mare maggiore insino in Inghilterra, condussero a loro obbedienza. Questa sì ampla e bella signoria fu acquistata per tempo di circa a quattrocentosessantacinque anni da un popolo libero: il quale non essendo stato vinto da alcune guerre di fuori, nientedimeno fu oppressato dalle civili discordie e dalle proprie sedizioni di dentro. Di qui cominciarono gl'imperadori: il quale nome era stato prima di campi e d'arme: e di poi, come abbiamo detto, essendo nata la guerra fra i cittadini e condotta drento dalle mura, fu preso questo titolo quasi come un legittimo magistrato, e una potestà conceduta dalle leggi: ma in fatto ella era una certa ed assoluta signoria. Perocchè questi tali, accompagnati da gente armata, con paura e spavento facevano servire i cittadini. E benchè da questi imperadori la Magna e alcune altre province fossero aggiunte allo imperio romano e accresciuto alquanto la potenza di fuori, nondimeno per le continue uccisioni di drento, fu molto più diminuita. Nel principio uno e non più soleva essere imperadore: ma Nerva, che fu il duodecimo in ordine da Cesare Augusto, cominciò a chiamare uno compagno nell'amministrazione dello imperio: per l'esempio del quale alle volte in uno medesimo tempo si trovavano due imperadori. Vero è, che nel distribuire il governo, la principale autorità si teneva a Roma, insino a tanto che Costantino trasferì la sedia alla città di Bizanzio: nel qual tempo pare che nascesse il principio de' due governi d'imperadori, de' quali l'uno in Italia, l'altro in Oriente pigliasse a governare: ma quasi in gran parte a Costantinopoli s'era ridotto la importanza delle cose.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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