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      Nel qual tempo drento dalle città molte battaglie, molte arsioni di case, molte uccisioni e cacciate di cittadini si fecero: e nientedimeno quelli che fuori n'erano mandati, non si quietavano, ma occupando castella e luoghi vicini, movevano guerra di nuovo, e guastando e danneggiando, infestavano quelli di drento. Dava Federico continuo favore alla parte sua contro agli avversarj, i quali e' chiamava turbatori dello imperio: e ad alcune città pose lo assedio, e di quelle terre, donde non potè cacciare la parte avversa, reputandole inimiche, guastava e metteva a saccomanno il paese. E in effetto queste parti, che prima alcune civili contese per
      la Toscana avevano esercitate, per la rabbia di Federico vennero insino al sangue, alle uccisioni e cacciate de' cittadini e distruzioni delle terre. Lui certamente fu tanto crudele in queste cose che, avendo preso alcuni della parte contraria, mandatoli in Puglia sotto buona guardia, o vero per saziare la propria ira, o per gratificare alla parte amica, fece loro trarre gli occhi e tagliare i membri, e ultimamente con vari tormenti gli fece morire. Ma non passò molto tempo che n'ebbe degna punizione, conciosiacosachè lui e i figliuoli perissero tristamente, e la parte avversa, che egli aveva tanto perseguitato in Toscana, si rilevasse con grande vigore, a distruzione e sterminio della generazione sua.
     
      LIBRO SECONDO
     
     
      Egli è stato necessario dilatare alquanto la storia nel primo libro, perchè non pareva cosa conveniente di trattare dell'origine della città con brevissime parole: nè si poteva venire alla nostra ordinata narrazione, se non mediante la notizia di più cose che insino a qui abbiamo scritte.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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