Pagina (133/852)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dopo a uno lungo fatto d'arme, finalmente i Pisani rimasero rotti e i Fiorentini vincitori: i quali, fatta grande occisione di gente, ne menarono de' prigioni circa tremila, e presero alcune bandiere delle loro. Ma innanzi a ogni altra cosa ebbero grande letizia per liberare molti prigioni lucchesi, i quali, usciti delle mani de' Pisani, subitamente si rivolsero, e presero molti de' nimici da' quali innanzi erano stati presi.
     
      Circa questi medesimi tempi gli usciti di Firenze, sotto il governo del conte Guido chiamato Novello, occuparono il castello di Figline: e di quindi scorrevano e facevano guerra per tutto il contado. Per la qual cosa i Fiorentini, ritratte le loro genti a pič e a cavallo di quello di Pisa, senza alcuna dilazione le mandarono a campo a Figline. Ma in questo tempo che durava l'assedio intorno a questo castello che era pure forte e allora assai reputato, si cominciō a praticare la pace, e ultimamente si conchiuse con questi patti: che gli usciti ritornassero nella cittā, e il conte Novello ritraesse le genti senza alcuno pregiudizio. E queste cose furono osservate: e nientedimeno il castello di Figline fu subito disfatto, e i terrazzani condotti a Firenze: a' quali certa parte nella cittā fu consegnata ad abitare, e insieme con gli altri cittadini furono ricevuti negli officj della repubblica.
     
      Dopo questa guerra parve a' Fiorentini, prima che riducessero le genti a casa, di dare ajuto agli uomini di Montalcino, perchč erano loro collegati, e in quel tempo, per la ossidione fatta da' Sanesi, si trovavano in estremo pericolo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





Pisani Fiorentini Pisani Firenze Guido Novello Figline Fiorentini Pisa Figline Novello Figline Firenze Fiorentini Montalcino Sanesi