Ma di poi seguirono assai cose, che pareva confermassero un'antica fama che si vuole allegare delle comete, le quali dicono che significano mutazioni di regni. Perocchè, dopo a quella apparizione, molte cose e quasi tutto lo stato d'Italia fu rinnovato: e seguì in brieve tempo la morte del pontefice, la venuta di Carlo, la battaglia e rotta e uccisione di Manfredi, e gli stati di più città si mutarono.
Ma esso sommo pontefice in sul mancare della cometa si morì: e fu sospetto, che questa cosa non avesse a impedire la impresa di Carlo. E nientedimeno, piuttosto gli stette per giovare, che per nuocere: perocchè fu creato il successore uno, che si può dire uscisse del suo seno, il quale fu chiamato papa Clemente quarto, e innanzi al suo pontificato si chiamava Guido di Fulcodio del paese di Narbona, il quale era stato al secolo avvocato molto famoso, nutrito quasi nella corte del re di Francia, e di poi, morta la donna, era stato eletto vescovo di Narbona, e susseguentemente vescovo sabinese, ed era venuto al cardinalato, e per tutti i gradi delle dignità era venuto al papato: ed era uomo, senza dubbio, molto singolare; e per la lunga esperienza aveva notizia di molte cose. Questo tale adunque, poi che si vide condotto alla suprema dignità pontificale, si volse con ogni favore inverso Carlo: e cominciò a sollecitare la venuta sua in Italia, e acquistargli di molti amici e gente d'arme che gli avessero a fare coda. E Carlo, veduta la volontà di questo pontefice, che non meno che Urbano era volto alla distruzione del re Manfredi, deliberò di studiare la sua impresa.
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