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      E a questo effetto fu dato a messer Forese Adimari la figliuola del conte Novello, e ancora i Donati fecero parentado con gli Uberti; e molti altri matrimonj ancora si fecero a fine, come è detto, di sopire le loro discordie. E molto maggiormente si mosse il popolo a pigliare questo rimedio, per mettere unione fra i cittadini, perchè l'essere stato rifiutato uno parentado innanzi a queste cose, era stato principio di tutti i mali. E benchè le divisioni originalmente nascessero per tenere la parte o dell'Imperio o della Chiesa, nientedimeno nella città di Firenze fece grande aggiunta il rifiutare uno parentado, del quale, per maggiore notizia, facendoci un poco più innanzi, appresso diremo. E' fu uno cavaliere chiamato messer Buondelmonte, in quello tempo molto generoso. Questo tale aveva grandissima inimicizia con Oddo di Arrigo de' Fifanti, ancora lui di nobile casa. Gli Uberti e Lamberti e altre famiglie nobili e reputate avendo parentado con Oddo, gli davano in quel tempo grande favore. Messer Buondelmonte per sè medesimo era potente, e aveva ancora aiuto da molti uomini reputati. Moltiplicando le inimicizie di costoro e ogni giorno mostrandosi essere maggiori, molti buoni uomini si misero di mezzo, e finalmente fecero pace fra loro: e perchè ella fosse più stabile e ferma, procurarono che messer Buondelmonte togliesse per donna una nipote d'Oddo dal lato della sorella. Questo parentado insieme con la pace fatta fra loro si pubblicò: e già nel cospetto degli uomini si teneva per cosa ferma, ed era deputato il dì delle nozze, e molti apparati palesemente ordinati per fare la festa.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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