Arrigo spagnolo, fuggendo ancora lui dalla battaglia, fu preso in quello di Rieti e dato nelle mani del re. Ma perchč egli era congiunto di parentado con lui, e ancora gli era stato dato a patti, gli fu salvata la vita, benchč alla perpetua carcere fosse relegato. Dopo a questa vittoria, tutti i luoghi che in Sicilia e nel Reame s'erano ribellati, tornarono all'obbedienza del re.
Durante questa guerra nel regno, la Toscana stette quieta, perchč buona parte delle genti si trovavano fuori, e gli animi di tutti i popoli erano vôlti aspettare la fine della battaglia. Ma poi che si vide la distruzione di Corradino, si cominciarono a rinnovare le contenzioni, e volgere i pensieri alle guerre di casa. E pertanto, nella seguente state, i Sanesi e gli usciti di Firenze che si trovavano a Siena, con tutto loro sforzo andarono a campo a Colle, in sul fiume dell'Elsa. Questa ossidione come prima si sentė a Firenze, subitamente vi furono mandate le genti a pič e a cavallo, per dare aiuto a' loro collegati. Accadde, che il dė medesimo le genti a cavallo andarono sė presto, che innanzi che si facesse sera, giunsero a Colle; e da quella parte che era pių lontana a' nimici entrarono drento: e deliberarono, innanzichč innovassero alcuna cosa, d'aspettare le fanterie, le quali dovevano giungere l'altro dė. Ma i nimici, spaventati per la venuta di costoro, l'altra mattina, in sul fare del dė, ritirarono il campo indietro: e perchč in sul levare fecero alcuno segno di timore, dettero animo a quelli di dentro in tal forma, che presero l'arme, e senza aspettare pių le fanterie, uscirono fuori con grande ardire, e assaltarono i nimici tutti spaventati.
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