Questa è la cagione, per la quale i cittadini si tagliano a pezzi, le case s'ardono, la patria si disfà e hassi sete del sangue del prossimo. Oh stoltizia puerile! oh infamia intollerabile! Se egli è ghibellino, egli è cristiano, egli è cittadino, egli è prossimo, egli è, si può dire, del medesimo sangue. Adunque il ghibellino sarà messo innanzi a tanti e sì potenti nomi di congiunzione, e uno nome vano, che nessuno intende quello che significhi, potrà più a inducere l'odio, che tanti espressi e egregi nomi a inducere la carità? Ma io certamente non riprendo più voi che loro, perchè l'una parte e l'altra si truova in errore, ed è degna di riprensione. E l'una e l'altra, quando ha potuto, ha cacciato i cittadini, arse le case e appetito il sangue de' prossimi: e l'una ha vendicato l'altra; e affliggere l'una l'altra è stato quasi uno flagello di Dio. E pertanto, essendo in tutte queste cose che ne' tempi passati sono state fatte da voi una evidente stoltizia, uno manifesto errore, la distruzione della patria e dispregio delle umane e divine leggi, che non solamente si vede, ma ancora si palpa; chi sono quelli tanto ostinati e di vita tanto perduti, che non vogliano fare l'opposito di quello che insino a ora avete fatto voi? Vogliate adunque, quando che sia, diventare savi, e queste vostre parzialità tanto pestifere e vituperose con una sempiterna oblivione dimenticare. Sia in scambio dell'odio la carità, in scambio della malevolenza la dilezione, in luogo della distruzione la stabilità, e dello esterminio la conservazione e la salute.
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Dio
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