Pagina (289/852)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Se a queste cose non provvedete, sappiate che la vostra città non si potrà chiamare repubblica: perocchè niente giova avere le buone leggi, se i giudicj non hanno esecuzione. Debbesi adunque provvedere, secondo il mio parere, a questa difficultà de' testimoni; e che solamente basti la fama contro agli uomini potenti. Perocchè, quando e' sarà manifesto il maleficio essere commesso, e la pubblica voce degli uomini vicini e luoghi circostanti dimostrino la ingiuria commessa da un uomo potente, non s'affatichi il giudice di cercare altre pruove, le quali sa che spaventano per il timore de' potenti; ma, come abbiamo detto, la fama solamente gli sia a sufficienza. All'altra difficoltà di mettere a esecuzione i giudicj, notate il rimedio che mi pare da tenere: perocchè questa mi pare maggiore cosa che gli uomini non stimano. E' parmi; che questo rimedio dipenda non tanto dal magistrato, quanto dalle forze del popolo: il quale, se vorrà ritenere la sua degnità nella repubblica, facilmente si metteranno ad effetto i giudicj contro agli uomini potenti; ma, s'egli avrà riguardo a altri, e reputeràgli superiori a sè, raffredderà insieme i giudicj e il magistrato. Questa cosa, antiveduta già molto innanzi, fu cagione di fare creare il gonfaloniere della giustizia, la reputazione e forza del quale mi maraviglio, che in brieve tempo sia tanto mancata. Ma dall'altra parte è cosa stolta, quando il popolo è negligente e freddo, dolersi che i suoi fautori e esecutori non sieno vigilanti: e nientedimeno in quel tempo furono lasciate addrieto tante cose, che parve piuttosto uno rimedio cominciato che compiuto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852