Loro da altro canto, sentito lo sforzo che si faceva per gli avversari, s'erano ragunati alla casa di messer Corso e convocata una moltitudine d'amici messi in arme, aspettavano la venuta de' nemici, rifidandosi massimamente nell'ardire di messer Corso, il quale era di tanta costanza e di tanto animo, che dove si trovava, i suoi stimavano potere ributtare ogni sforzo degli avversari. E così intervenne: perocchè, sopravvenendo i nemici con grande romore e con arme e con fuoco, ebbero il riscontro di messer Corso, il quale non con minore impeto gli ributtò, e finalmente con molte ferite gli mise in fuga.
Per questi romori, che ogni dì nascevano nella città, era il popolo in grande suspizione, e alcuna volta i delitti si punivano, alcun'altra per la moltitudine de' malfattori rimanevano impuniti. I Cerchi e quella parte de' cittadini che erano chiamati i bianchi, erano più potenti nella repubblica: e il più delle volte i priori e i magistrati erano eletti del numero loro. Il perchè la parte avversa, sopportando questo gravemente, e spesse volte dolendosi fra loro medesimi, all'ultimo, per consigliare sopra questa materia, si ragunarono insieme nella chiesa di Santa Trinità: e furono presenti a quella ragunata alcuni de' capitani di parte guelfa. In quello luogo, consultando fra loro quello fosse da fare, dopo molti colloqui, in somma si ridussero a questa conclusione: che si richiedesse la santità del Papa, che mandasse a Firenze uno di sangue regale a riformare il reggimento della città. Questo consiglio, perchè s'era fatto privatamente, come venne a notizia agli avversari, subito aggravando la cosa, se n'andarono al magistrato, e riferirono questa agunata quasi come una congiura fatta contro alla repubblica e alla libertà del popolo.
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