Di poi si volse a molestare gli altri luoghi de' Fiorentini e de' collegati: e per questa cagione furono rivocate le genti di Lunigiana; e dopo la loro partita, Castruccio racquistò facilmente tutte le castella che gli erano state tolte. In questo modo gli sforzi della città, quello anno, contro alla opinione d'ognuno, ritornarono invano: perocchè in Lunigiana non si fece alcuno profitto, e a Monte Vettolino e negli altri luoghi dove si trovarono maggiore numero di gente, fu reputato il nimico assai superiore.
In quello medesimo anno la città, mossa dalla grandezza della guerra, crearono dodici uomini, i quali consigliassero i priori, parendo che per loro medesimi non potessero sostenere sì grande pondo delle cose che si trattavano. Fu creato questo magistrato nel 1321 e ne' tempi di poi successivamente, continuato nella repubblica. Furono ancora in quello medesimo anno certe torri e parte delle mura compiute.
L'anno prossimo i Pistolesi, molestati da Castruccio, dopo molti danni ricevuti, fecero pace con lui, e abbandonarono la lega antica de' Fiorentini: e benchè vi fossero mandati da Firenze più imbasciadori per impedire questa cosa, nientedimeno una falsa opinione del proprio commodo ebbe tanta forza, che gli fece volgere piuttosto alla quiete loro che alla onestà.
Circa questo medesimo tempo, si divulgò uno romore, come Castruccio mandava parte delle genti per il contado di Siena in quello d'Arezzo. E a uno tratto i Sanesi temevano di novità per la inimicizia di due potentissime famiglie, cioè Tolomei e Salimbeni, le quali avevano diviso tutta la terra: e per questo si mandò aiuto prestamente a Siena, il quale in tanto timore confortò il popolo.
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