Nientedimeno il rettore perseverando di volerlo condannare, e non accettando la scusa d'assenza, Michele suo fratello, e con lui i mazzieri de' priori, comparendo al tribunale allegavano, ch'egli era assente pe' fatti della repubblica; e, per autorità de' priori gli vietavano il condannarlo. In questo luogo incominciando in prima la contesa delle parole, finalmente vennero alle mani i famigli de' priori e quegli del rettore. Il concorso fu grande de' cittadini, ed empieronsi le logge di genti che favorivano ora a questi e ora a quegli. All'ultimo la ostinazione del rettore andò innanzi, e condannò non solamente Nardo assente, ma ancora il fratello che era venuto al banco suo colla famiglia de' priori confinò a tempo. E di poi condannò alcuno de' priori di grave pena pecuniaria, perchè nel loro priorato avevano dato favore a questo tale.
Il seguente anno, Filippo, signore o vogliamo dire tiranno de' Pistolesi, quello che egli aveva lungo tempo conceputo finalmente partorì: perocchè, non molto innanzi essendo vôlto all'amicizia de' Fiorentini, e ricevuto dentro i loro aiuti, subitamente si mutò, e fatta intelligenza con Castruccio, mise dentro di notte tempo le sue genti, e dettegli Pistoia nelle mani. Di che seguì, che tutte le genti de' Fiorentini, le quali per aiuto e guardia v'erano condotte dentro, furono prese e distrutte. Questa novella fu portata a Firenze. I priori, levatisi da uno pubblico convito che si celebrava quel dì, comandarono che prestamente v'andasse soccorso, non avendo notizia dello inganno, e stimando che qualche parte della terra si difendesse contro a Castruccio.
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