Quante volte ha ella mandato aiuto a' nostri avversarj! Quante volte ha favorito i nimici, e condotto noi a vedere le bandiere di quella dalle fortezze di Milano! Pertanto, siate contenti di somministrare l'opera vostra al presente al padre mio e a me e alla mia progenie. Vegga il Fiorentino dalle sue mura Azzo Visconti vendicare le ingiurie del padre e le sue, e appari a nuocere più temperatamente alla nostra famiglia."
A questo parlare levando le grida tutta la sua gente, lui commendò la fede loro, e comandò che l'altro giorno fossero in arme: e poi la mattina sul fare del dì cavalcò inverso Signa. Le genti di Castruccio ancora lo seguirono, parte per rispetto del giovane, parte ancora per cupidità della preda. Stette a Signa una notte sola: il dì seguente, messo in battaglia tutto lo esercito, venne alla città, e di luogo vicino mostrando le bandiere, non gli uscì alcuno incontro. Il perchè si fermò in sul letto del fiume a fare festa secondo la consuetudine militare, e la sera in sul calare del sole si ridusse a Signa: di poi se n'andò a Lucca, e passò in Lombardia.
Dopo la partita d'Azzo, Castruccio venne con tutte le genti in quel di Prato, e tentando invano la espugnazione di quello castello, si volse a dare il guasto, e mise in preda tutto quello paese. Stette circa nove dì intorno a Prato: di poi, venuto a Signa collo esercito, ostilmente corse di qua e di là d'Arno insino alle porte, e guastò e arse se v'era rimaso alcuna cosa scampata e salva dalle correrie di prima.
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