Pagina (412/852)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma il vescovo Guido, o sì veramente perchè l'odio suo inverso de' Fiorentini non fosse grande, o perchè egli avesse invidia alla gloria di Castruccio, o perchè temesse la sua grandezza, nè per prieghi nè per ricordi si volle muovere a questa impresa. Castruccio certamente dimostrò e apertamente disse, ch'egli era rimasto pel vescovo, che Firenze condotta in tanta estremità non si pigliasse. Lui adunque, colle proprie forze seguendo la guerra, con rapine e con incendj discorse per tutti i luoghi circostanti. Di poi s'ingegnò di passare in Mugello per Val di Marina, e fu ritenuto dai paesani del castello, antico di Combiate: il perchè si fermò col campo intorno al fiume, e ragunata una gran preda d'uomini e di bestiame, stette una notte, in quelle circustanze. Questa cosa essendo significata a Firenze, vi fu mandato dugento cavalli e dumila fanti per occupare il passo del fiume, donde doveva tornare: e se l'avessero fatto a tempo, pareva che il nimico non avesse via da poterne uscire. Ma Castruccio, anticipando poco spazio innanzi alla venuta loro, passò con tutta la preda e con un grande numero di prigioni: e lasciato il paese disfatto quanto in alcuno altro tempo che si ricordi, e fornito Signa di buona guardia, se ne tornò a Lucca, e quivi con ostentazione delle opere sue, rappresentò una specie di trionfo. A Signa ancora per memoria della sua vittoria fece battere la moneta.
     
      In mentre, che queste cose si facevano da' Fiorentini e da Castruccio, il vescovo Guido degli Aretini con grande gente a piè e a cavallo pose campo a Laterina.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





Guido Fiorentini Castruccio Firenze Mugello Val Marina Combiate Firenze Castruccio Signa Lucca Signa Fiorentini Castruccio Guido Aretini Laterina Castruccio