A questi consigli e a' gonfalonieri delle compagnie fu terminato il tempo di quattro mesi, che solevano innanzi durare sei.
In questo medesimo tempo nacque sedizione nello esercito di Lodovico, e circa ottocento uomini a cavallo si partirono da lui, i quali, uscendo di Pisa e deliberando occupare Lucca, perchè poco innanzi si sentì la loro venuta, furono rifiutati, e chiuse loro le porte. Il perchè, privati di quella speranza, predarono tutti i luoghi circostanti della terra, e di poi si ridussero al Ceruglio in su uno luogo vicino chiamato Montecarlo, il quale era stato afforzato in vita da Castruccio, e fermandosi in quello luogo cogli alloggiamenti, misero grande sospetto agli amici e a' nimici: e poco di poi mandarono ambasciadori a Firenze a offerire la fede loro. Il perchè si fece grande consultazione di questa cosa, e finalmente fu lasciata indrieto, perchè pareva loro pericolo commettere a' Tedeschi, che erano consueti fare la guerra sotto il governo de' nimici, lo stato della città. Ma questa loro partita e la stanza in que' luoghi fu di poi il seme di molte innovazioni: perocchè Lodovico, contristato per la partita di costoro, prima con dolci parole s'ingegnò di placare il loro sdegno, ma poi che gli trovò duri al suo proposito, temendo de' fatti di Lucca, dove erano vicini, prese per partito di mutare i luogotenenti, e rimuovere i figliuoli di Castruccio, e provvedere a altre cose che generavano grande sospetto. Finalmente si compose con Azzo Visconti, che fosse restituito nella tirannide e signoria del padre, e pagasse certa somma di danari che costoro domandavano: e per questa cagione andarono ambasciadori di quelle genti tedesche con Azzo Visconti, per ricevere il danajo in loro nome.
| |
Lodovico Pisa Lucca Ceruglio Montecarlo Castruccio Firenze Tedeschi Lodovico Lucca Castruccio Azzo Visconti Azzo Visconti
|