Queste, vagando in quelli mari, fecero grandi danni a' Pisani, e presero l'isola di Giglio e uno castello che v'era molto forte. Entrarono ancora nel porto de' Pisani, e espugnarono le torri, e tolte le catene colle quali si chiudeva il porto, le mandarono a Firenze: che ancora oggi si veggono sospese al tempio di San Giovanni, per la magnificenza della città, la quale non solamente in terra, ma ancora in mare si volse contro a' Pisani.
Alla fine di quello anno, per rispetto della discordia del campo, per la quale i soldati del capitano, nè il capitano de' soldati si fidava, messer Ridolfo da Camerino ebbe licenza, e fugli dato per successore messer Piero da Farnese, uomo egregio nella guerra, e in quel tempo riputato peritissimo nell'arte militare: il quale con grande speranza d'ognuno prese il governo dello esercito, e nel principio della primavera tentò di pigliare per trattato la città di Lucca, la quale in quel tempo era nella podestà de' Pisani, come noi abbiamo mostro ne' libri di sopra. I Lucchesi sopportavano gravemente il loro dominio. Trattò adunque con alcuni Lucchesi, e rimase d'accordo di questa cosa. Di poi al tempo ordinato si partì da Fucecchio, e con dumila cavalli e cinquecento fanti s'appresentò intorno a Lucca. Ma poco innanzi s'era scoperto il trattato, e erano stati presi alcuni de' congiurati. Il perchè, non riuscendo la cosa, il capitano subitamente mandò le genti a Barga.
Barga in quel tempo era assediata da' Pisani: e alcuni movimenti erano in quelli luoghi vicini, dove i Fiorentini e' Pisani mandarono certe genti che vennero alle mani; e furonvi rotti de' Fiorentini trecento cavalli e dugento fanti, e presi i loro condottieri, e alcune castella che erano venute alla devozione nostra si perderono in tutto, e Barga fu stretta più aspramente che non era in prima.
| |
Pisani Giglio Pisani Firenze San Giovanni Pisani Ridolfo Camerino Piero Farnese Lucca Pisani Lucchesi Lucchesi Fucecchio Lucca Barga Pisani Fiorentini Pisani Fiorentini Barga
|