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      Dopo queste cose, essendo Corradino nipote di Manfredi passato in Italia collo esercito, e venuto a Roma a perseguitare la chiesa, e essendo vinto e rotto nella battaglia, le genti della città nostra si trovarono presenti a battere gli avversarj della chiesa. Che diremo noi di quello che ne' tempi di poi e quasi nella nostra età si dimostrò? Quando Lodovico duca di Baviera, usurpati i segni dello imperio, con grande esercito venne in Italia, entrò nella città di Roma e fece creare un falso pontefice e cardinali, in tanta divisione de' cristiani, fu alcuno che stesse più fermo nella devozione del vero papa e della sedia romana che la nostra città? la quale si dimostrò coll'arme contro al terrore di Lodovico, e appresso contro alla ambizione e fraude de' religiosi i quali predicavano il falso pontefice, con ferma e costante fede si scoperse. E non potè tanto il terrore dell'arme, nè la grandezza del presente pericolo, nè lo esemplo dell'altre città le quali favorivano l'antipapa, che ritraessero il popolo nostro dalla vera fede, benchè l'ossidione e guerra di Lodovico insieme e di Castruccio si dimostrasse asprissima contro alla nostra repubblica. Queste cose e molte altre avendo sofferto il popolo nostro, e avendo fatta tanta dimostrazione continuamente nelle cose gravi, dentro e di fuori, nella pace e nella guerra, di fede e di devozione verso la chiesa, non ti debba parere degno; che sia abbandonato da' tuoi governatori nella estrema fame; nè degno ancora, non solamente da essergli negato la sovvenzione del frumento, ma ancora in tanti affanni d'essere perseguitato dalle genti inglesi mandate a guastar le biade e le ricolte, che erano della nostra città l'ultimo rifugio, acciocchè pe


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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