Il perchè, non molto di poi, sprezzata la autorità del pontefice, fu levata la osservanza dello interdetto, e fatto comandamento a' sacerdoti, che celebrassero nelle chiese per la città e nel contado; e prolungato lo officio agli otto per uno anno. Queste cose fatte con grande contumacia turbarono assai la mente del papa, e quasi mitigarono la sua baldanza, perchè intese la reverenza essere posta nella volontà di coloro che spontaneamente la facevano.
Circa questi tempi, messer Giovanni vescovo d'Arezzo cercò di occupare la repubblica. Questo movimento si crede che procedesse da papa Gregorio, perchè desiderava levare quella città dalla confederazione de' Fiorentini. Contro a questa novità si levarono prima i cittadini spaventati, perchè non avevano notizia della cosa; di poi, conosciuto il pericolo, presero l'arme, e la sètta del vescovo superata e vinta si quietò: e lui fu cacciato da Arezzo, e arsogli le case, e fatto morire alcuno de' suoi congiunti e consorti.
In quel medesimo anno messer Ridolfo da Camerino, il quale era consueto essere capitano dello esercito de' Fiorentini, se n'andò agli avversarj. Perocchè, essendo entrato in Fabriano, perchè i terrazzani uniti alla libertà avevano chiamati gli ajuti de' Fiorentini e de' collegati, lui indotto dal desiderio e dalla opportunità di quella terra, la ritenne nelle mani: e non voleva lasciarla per detto e comandamento degli otto della guerra. Questo sdegno fu cagione di farlo passare all'altra parte: che fu molto grato a papa Gregorio, perchè si stimava che egli avesse notizia di tutti i segreti.
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