Alla parte che diceva protestare la guerra ad alcuni più potenti e non a tutta la città, si dimostrerebbe quanto stoltamente abbi creduto a perversi consiglieri, quando per esperienza vedrebbe tutta la città unita a reprimere e abbattere le forze sue. E in questa forma con grande e generoso animo fu presa la guerra da' Fiorentini: la quale cominciò nel 1390 circa, al mezzo della primavera, e durò quasi dodici anni, benchè alle volte fussi in quel mezzo pace, ma tanto piena di sospetto, che a fatica si posavano l'arme e subito si ripigliava la guerra, siccome distintamente ogni anno da qui innanzi dimostreremo.
LIBRO DECIMO
La guerra milanese, la quale al presente pigliamo a scrivere, fu fatta da' Fiorentini con tante forze e tanto animo, che senza dubbio si può stimare questa essere stata la maggiore di tutte che questo popolo abbia mai fatte: perocchè la città in quel tempo d'uomini e di ricchezze grandemente fioriva, e pigliava questa contesa contro a potentissimo nimico, il cui dominio per la sua grandezza era in Italia simile a uno regno. E non solamente si fece la guerra colle genti d'arme nostrali, ma ancora di Francia e della Magna grandi eserciti e potentissimi capitani furono condotti da' Fiorentini, in forma che pare cosa degna d'ammirazione, che uno popolo sia stato sufficiente o cogli animi o colle forze a fare tante cose. Le cagioni e il seme di questa guerra abbiamo narrato nel libro dinanzi. Il principio fu in questo modo, come appresso diremo. Gran numero di gente d'arme a piè e a cavallo s'era ragunato a Siena innanzi al protesto e disfida della guerra.
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