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      La durezza de' Sanesi, chi è quello che la possa imputare al signore nostro, il quale subitamente dopo la pace fatta gli confortò e pregò, che non si dovessino ricordare dell'offese passate; e perchè gli pareva ch'eglino stessino duri, ritrasse del paese loro tutte le sue genti, acciocchè, levate le forze, avessino cagione restare più mansueti? Ma se delle contese passate resta ancora qualche mala disposizione negli animi loro che insino a ora non si sia potuta stirpare, è da avere speranza che in brieve tempo invecchierà, specialmente non potendo per loro medesimi fabbricare cosa alcuna che voi abbiate da temere. L'ultima querela è di messer Francesco da Carrara padre del giovane e de' vostri oratori: la quale sarebbe giusta, se ne' capitoli della pace si fussi rimaso d'accordo liberargli: ma non essendo la loro liberazione nè conceduta nè promessa, chi è quello che si debbi maravigliare o imputare al principe nostro se e' non sono lasciati, e massime che messer Francesco giovane il quale signoreggia Padova non ha messo diligenza (che
      gli sarebbe suto facile) colla umanità e grazia meritare la liberazione del padre? I vostri oratori presi a Alessandria vennono nelle mani di coloro che gli ebbono prigioni: e lui non li doveva riscattare nè tòrli a coloro che gli avevano presi secondo l'uso della guerra. E nientedimeno messer Rinaldo Gianfigliazzi cavaliere è stato lasciato assai umanamente: a messer Giovanni de' Ricci è accaduto che egli è venuto nelle mani d'uno soldato più duro, il quale spera trarre da lui una somma incredibile di pecunia.


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Istoria fiorentina
di Leonardo Bruni
Le Monnier Firenze
1861 pagine 852

   





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