E quanto appartiene alla nostra repubblica, se gli altri collegati vorranno concorrere, noi saremo parati a volgere i danni e le calamità sopra il capo suo: ma se gli altri collegati saranno tiepidi, i Fiorentini penseranno di prendere quello partito il quale crederanno che faccia per loro. Queste medesime cose esponghino i nostri oratori a' Bolognesi, al marchese di Ferrara e al signor di Padova: e certamente spero ch'elle non saranno nè dette nè udite invano. Io ho consigliato quello che mi pare da fare e provvedere. Voi piglierete quella deliberazione che vi parrà migliore."
Il magistrato e i cittadini, seguendo il suo consiglio, feciono drento e di fuori molti provvedimenti. Ma furono tardi a fatti de' Perugini, perocchè, prestamente ricevuti dal duca Giovan Galeazzo, s'erano tutti inclinati a lui. Appresso de' Sanesi similmente l'opera de' Fiorentini fu vana. Il perchè il duca Giovan Galeazzo, poco di poi seguendo il suo disegno, sottomise e aggiunse al suo dominio Siena e Perugia. (V'ha qui una lacuna anco ne' Codici).
LIBRO DUODECIMO
Nel mezzo delle sospicioni e cure delle guerre già o cominciate o pendenti, sopravenne per tutta Italia una cosa nuova e innanzi a quello tempo inaudita: perocchè tutti i popoli in ogni luogo si vestivano di bianco, e movevasi la moltitudine grande con somma divozione, e andavano a processione alle terre vicine, chiamando umilemente pace e misericordia: cosa sanza fallo mirabile e incredibile! Il loro cammino era communemente dieci dì, e il cibo della maggiore parte pane e acqua.
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