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      Voi dunque dimandatemi per ordine, se volete ch’io per ordine vi risponda.
      Dicsono Arelio. Cossí farò. Ma primamente, perché usate dir causa e principio, vorei saper se questi son tolti da voi come nomi sinonimi?
      Teofilo. Non.
      Dicsono Arelio. Or dunque, che differenza è tra l’uno e l’altro termino?
      Teofilo. Rispondo, che, quando diciamo Dio primo principio e prima causa, intendiamo una medesma cosa con diverse raggioni; quando diciamo nella natura principii e cause, diciamo diverse cose con sue diverse raggioni. Diciamo Dio primo principio, in quanto tutte cose sono dopo lui, secondo certo ordine di priore e posteriore, o secondo la natura, o secondo la durazione, o secondo la dignità. Diciamo Dio prima causa, in quanto che le cose tutte son da lui distinte come lo effetto da l’efficiente, la cosa prodotta dal producente. E queste due raggioni son differenti, perché non ogni cosa, che è priore e piú degna, è causa di quello ch’è posteriore e men degno; e non ogni cosa che è causa, è priore e piú degna di quello che è causato, come è ben chiaro a chi ben discorre.
      Dicsono Arelio. Or dite in proposito naturale, che differenza è tra causa e principio?
      Teofilo. Benché alle volte l’uno si usurpa per l’altro, nulladimeno, parlando propriamente, non ogni cosa che è principio, è causa, perché il punto è principio della linea, ma non è causa di quella; l’instante è principio dell’operazione; il termine onde è principio del moto e non causa del moto; le premisse son principio dell’argumentazione, non son causa di quella.


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De la causa principio et uno
di Giordano Bruno
pagine 135

   





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