Però principio è piú general termino che causa.
Dicsono Arelio. Dunque, strengendo questi doi termini a certe proprie significazioni, secondo la consuetudine di quei che parlano piú riformatamente, credo che vogliate che principio sia quello che intrinsecamente concorre alla constituzione della cosa e rimane nell’effetto, come dicono la materia e forma, che rimangono nel composto, o pur gli elementi da’ quali la cosa viene a comporsi e ne’ quali va a risolversi. Causa chiami quella che concorre alla produzione delle cose esteriormente, ed ha l’essere fuor de la composizione, come è l’efficiente e il fine, al qual è ordinata la cosa prodotta.
Teofilo. Assai bene.
Dicsono Arelio. Or poi che siamo risoluti de la differenza di queste cose, prima desidero che riportiate la vostra intenzione circa le cause, e poi circa gli principii. E quanto alle cause, prima vorei saper della efficiente prima; della formale che dite esser congionta all’efficiente; oltre, della finale, la quale se intende motrice di questa.
Teofilo. Assai mi piace il vostro ordine di proponere. Or, quanto alla causa effettrice, dico l’efficiente fisico universale essere l’intelletto universale, che è la prima e principal facultà de l’anima del mondo, la quale è forma universale di quello.
Dicsono Arelio. Mi parete essere non tanto conforme all’opinione di Empedocle, quanto piú sicuro, piú distinto e piú esplicato; oltre, per quanto la soprascritta mi fa vedere, piú profondo. Però ne farete cosa grata di venire alla dechiarazion del tutto per il minuto, cominciando dal dire che cosa sia questo intelletto universale.
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Arelio Arelio Arelio Empedocle
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