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      Lascio a meglio e piú particolar discorso mille raggioni naturali oltre questa topicale o logica.
      Dicsono Arelio. Non mi curo che vi sforziate in ciò, atteso non è filosofo di qualche riputazione, anco tra’ peripatetici, che non voglia il mondo e le sue sfere essere in qualche modo animate. Vorei ora intendere, con che modo volete da questa forma venga ad insinuarsi alla materia de l’universo.
      Teofilo. Se gli gionge di maniera che la natura del corpo, la quale secondo sé non è bella, per quanto è capace viene a farsi partecipe di bellezza, atteso che non è bellezza se non consiste in qualche specie o forma, non è forma alcuna che non sia prodotta da l’anima.
      Dicsono Arelio. Mi par udir cosa molto nova: volete forse che non solo la forma de l’universo, ma tutte quante le forme di cose naturali siano anima?
      Teofilo. Sí.
      Dicsono Arelio. Sono dunque tutte le cose animate?
      Teofilo. Sí.
      Dicsono Arelio. Or chi vi accordarà questo?
      Teofilo. Or chi potrà riprovarlo con raggione?
      Dicsono Arelio. È comune senso che non tutte le cose vivono.
      Teofilo. Il senso piú comune non è il piú vero.
      Dicsono Arelio. Credo facilmente che questo si può difendere. Ma non bastarà a far una cosa vera perché la si possa difendere, atteso che bisogna che si possa anco provare.
      Teofilo. Questo non è difficile. Non son de’ filosofi che dicono il mondo essere animato?
      Dicsono Arelio. Son certo molti, e quelli principalissimi.
      Teofilo. Or perché gli medesmi non diranno le parti tutte.del mondo essere animate?
      Dicsono Arelio.


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De la causa principio et uno
di Giordano Bruno
pagine 135

   





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