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      Teofilo. Dall’avarizia, dall’invidia, dall’ambizione e dall’ignoranza. Comunmente a pena intendono il proprio metodo di medicare; tanto si manca che possano aver raggione di quel d’altrui. Oltre che la maggior parte, non possendo alzarsi all’onor e guadagno con proprie virtú, studia di preferirsi con abbassar gli altri, mostrando di dispreggiar quello che non può acquistare. Ma di questi l’ottimo e vero è quello che non è sí fisico, che non sia anco chimico e matematico. Or, per venir al proposito, tra le specie della filosofia, quella è la meglior, che piú comoda e altamente effettua la perfezion de l’intelletto umano, ed è piú corrispondente alla verità della natura, e quanto sia possibile cooperatori di quella o divinando (dico per ordine naturale e raggione di vicissitudine, non per animale istinto come fanno le bestie e que’ che gli son simili; non per ispirazione di buoni o mali demoni, come fanno i profeti; non per melancolico entusiasmo, come i poeti e altri contemplativi), o ordinando leggi e riformando costumi, o medicando, o pur conoscendo e vivendo una vita piú beata e piú divina. Eccovi dunque come non è sorte di filosofia, che sia stata ordinata da regolato sentimento, la quale non contegna in sé qualche buona proprietà che non è contenuta da le altre. Il simile intendo della medicina, che da tai principii deriva, quali presupponeno non imperfetto abito di filosofia; come l’operazion del piede o della mano, quella de l’occhio. Però è detto che non può aver buono principio di medicina chi non ha buon termine di filosofia.


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De la causa principio et uno
di Giordano Bruno
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