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      Giongi a questo (per veder oltre che in questo uno e infinito li contrarii concordano) che lo angolo acuto e ottuso sono dui contrarii, i quali non vedi qualmente nascono da uno individuo e medesimo principio, cioè da una inclinazione che fa la linea perpendicolare M, che si congionge alla linea iacente BD, nel punto C? Questa, su quel punto, con una semplice inclinazione verso il punto D, dopo che faceva indifferentemente angulo retto e retto, viene a far tanto maggior differenza di angolo acuto e ottuso, quanto piú s’avicina al punto C; al quale essendo gionta e unita, fa l’indifferenza d’acuto e ottuso, similmente annullandosi l’uno e l’altro, perché sono uno nella potenza di medesima linea. Quella come ha possuto unirsi e farsi indifferente con la linea BD, cossí può disunirsi e farsi differente da quella, suscitando da medesimo, uno e individuo principio i contrariissimi angoli, che sono il massimo acuto e massimo ottuso sin al minimo acuto e ottuso minimo, ed oltre all’indifferenza di retto e quella concordanza che consiste nel contatto della perpendicolare e iacente.
     
     
      Quanto alle verificazioni poi, chi non sa primamente circa le qualitadi attive prime della natura corporea, che il principio del calore è indivisibile, e però separato da ogni calore, perché il principio non deve essere cosa alcuna de le principiate? Se è cossí, chi deve dubitare di affirmare che il principio non è caldo
     
     
     
     
      Figura 3.
     
     
      né freddo, ma uno medesimo del caldo e del freddo? Onde aviene che un contrario è principio de l’altro, e che però le trasmutazioni son circolari, se non per essere un soggetto, un principio, un termine e una continuazione e un concorso de l’uno e l’altro?


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De la causa principio et uno
di Giordano Bruno
pagine 135