La quale acqua, per l'opposito, non descenderà mai per merito della terra, ma perché si aggrega, condensa e radoppia il numero de le parti sue per farsi imbibire ed ammassar l'arida: perché veggiamo che piú acqua assai capisce un vase pieno di cenere veramente secca, che un altro vase uguale in cui sia nulla. L'arida dunque, come arida, soprasiede e sopranata a l'acqua.
Burchio. Dechiaratevi meglio.
Fracastorio. Torno a dire che, se dalla terra si rimovesse tutta l'acqua, di sorte che la rimanesse pura arida, bisognarebe necessariamente che il rimanente fusse un corpo inconstante, raro, dissoluto e facile ad esser disperso per l'aria, anzi in forma di corpi innumerabili discontinuati; perché quel che fa uno continuo, è l'aria; quello che fa per la coerenzia uno continuo, è l'acqua, sia che si voglia del continuato, coerente e solido, che ora è l'uno, ora è l'altro, ora è il composto de l'uno e l'altro. Ove, se la gravità non procede da altro che dalla coerenza e spessitudine de le parti, e quelle della terra non hanno coerenza insieme se non per l'acqua, - di cui le parti, come quelle de l'aria, per sé si uniscono e la quale ha piú virtú che altro, se non ha virtú singulare, a far che le parti de altri corpi s'uniscano insieme, - averrà che l'acqua, al riguardo d'altri corpi che per essa dovegnon grevi, e per cui altri acquista l'esser ponderoso, è primieramente grave. Però non doveano esser stimati pazzi, ma molto piú savii color che dissero la terra esser fondata sopra l'acqui.
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