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      Elpino. Di questo ne parlaremo altre volte. Quanto al presente, mi satisfate molto ancora per quel ch'avete notato, che cossí ogni altra terra s'intenderebe violentemente montare a questa, se si movesse a questo loco, come questa violentemente montarebbe se a qualsivoglia di quelle si movesse. Perché, come da ogni parte di questa terra verso la circonferenza o ultima superficie, e verso l'orizonte emisferico dell'etere andando, si procede come in alto; cossí da ogni parte della superfice de altre terre verso questa se intende ascenso: atteso che cossí questa terra è circonferenziale a quelle come quelle a questa. Approvo che, benché quelle terre sieno di medesima natura con questa, non per ciò séguite che si referiscano al medesimo centro a fatto; perché cossí il centro d'un'altra terra non è centro di questa e la circonferenza sua non è circonferenza di costei, come l'anima mia non è vostra; la gravità mia e di mie parti non è corpo e gravità vostra; benché tutti cotai corpi, gravitadi ed anime univocamente si dicano, e sieno di medesima specie.
      Filoteo. Bene. Ma non per questo vorrei che v'imaginaste che, se le parti di quella terra appropinquassero a questa terra, non sarebbe possibile che medesimamente avessero appulso a questo continente, come se le parti di questa s'avicinassero a quella; benché ordinariamente il simile non veggiamo accadere ne gli animali e diversi individui de le specie di questi corpi, se non quanto l'uno si nutrisce ed aumenta per l'altro e l'uno si trasmuta ne l'altro.


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De l'infinito universo e mondi
di Giordano Bruno
pagine 166