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      Oltre, poco fa abbiamo discorso con Elpino della disposizione di quattro elementi, li quali tutti concorreno alla composizione di ciascun globo, come parti de quali l'una è insita dentro l'altra e l'una è mista con l'altra; e non sono distinti e diversi, come contenuto e continente, perché, ovunque è l'arida, vi è l'acqua, l'aria ed il fuoco, o aperto o latente; e che la distinzione, che facciamo di globi, de quali altri sono fuochi, come il sole, altri sono acqui, come la luna e terra, procede non da questo, che costano di semplice elemento, ma da quel, che quello.predomina in tale composizione.
      Oltre è falsissimo, che li contrarii massime sieno discosti; perché in tutte le cose questi vegnono naturalmente congionti ed uniti; e l'universo, tanto secondo le parti principali, quanto secondo le altre conseguenti, non consiste se non per tal congionzione ed unione; atteso che non è parte di terra che non abbia in sé unitissima l'acqua, senza la quale non ha densità, unione d'atomi e solidità. Oltre, qual corpo terrestre è tanto spesso che non abbia gli suoi insensibili pori, li quali, se non vi fussero, non sarrebono tai corpi divisibili e penetrabili dal foco o dal calor di quello, che pur è cosa sensibile che si parte da tal sustanza? Ove, dunque, è parte di questo tuo corpo freddo e secco, che non abbia gionto di quest'altro tuo corpo umido e caldo? Non è dunque naturale, ma logica questa distinzione d'elementi; e se il sole è nella sua regione lontano dalla regione della terra, non è però da lui piú lontano l'aria, l'arida ed acqua, che da questo corpo: perché cossí quello è corpo composto, come questo, benché di quattro detti elementi altro predomine in quello, altro in questo.


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De l'infinito universo e mondi
di Giordano Bruno
pagine 166

   





Elpino