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      Ramazzini, professore di medicina pratica in Padova, pubblicò nel 1713 la sua opera: De morbis artificum ('Sulle malattie degli artigiani'). Il suo catalogo delle malattie degli operai è stato naturalmente molto aumentato dall'epoca della grande industria, come lo dimostrano gli scrittori che vennero dopo di lui: dottore A.L. Fonterel, Parigi 1858, Eduardo Reich, Erlangen, 1868, ed altri; nonché l'inchiesta iniziata, nel 1854, dalla Società dei mestieri, in Inghilterra, e i Rapporti ufficiali sulla pubblica sanità.
      D. Urquhart dice:
      Suddividere un uomo, vuol dire giustiziarlo, se egli ha meritato una sentenza di morte; vuol dire assassinarlo, se non la merita. La suddivisione del lavoro è l'assassinio d'un popolo""
      Hegel aveva opinioni molto eretiche sulla divisione del lavoro. Nella sua Filosofia del Diritto dice:
      Per uomo colto devesi dunque intendere colui che fa tutto ciò che fanno gli altri"."
     
      La divisione del lavoro, nella sua forma capitalistica, non è che un metodo particolare di produrre il plusvalore relativo, o di accrescere, a spese del lavoratore, la rendita del capitale, ciò che chiamasi ricchezza nazionale. A spese del lavoratore, essa sviluppa la forza collettiva del lavoro a pro' del capitalista. Essa crea circostanze nuove, che assicurano la dominazione del capitale sul lavoro. Essa è una fase necessaria della formazione economica della società, un mezzo civile e raffinato di sfruttamento!""
      CAPITOLO VII
     
      Macchine e grande industria
     
      John Stuart Mill, nei suoi Principi d'economia politica, dice:


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Compendio del Capitale
di Carlo Cafiero
pagine 112

   





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