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      Boxhorn dice a questo proposito:
      In questa città alcuni individui inventarono, venti anni or sono, un telaio da tessere, per mezzo del quale un solo operaio poteva eseguire più tessuti e più facilmente che molti altri nel medesimo tempo. Da ciò tumulti e querele da parte dei tessitori, che fecero proscrivere dai magistrati l'uso di questo strumento"." Dopo aver lanciato contro questo telaio da tessere editti più o meno proibitivi, nel 1632, 1639, eccetera, gli Stati generali di Olanda ne permisero finalmente l'impiego sotto certe condizioni, con l'editto del 15 dicembre 1661.
      Il Bandstuhl fu proscritto a Colonia, nel 1676, mentre la sua introduzione in Inghilterra, verso la medesima epoca, vi provocò turbolenze fra i tessitori. Un editto imperiale, del 19 febbraio del 1685, interdisse il suo uso in tutta la Germania. Ad Amburgo fu bruciato pubblicamente per ordine del magistrato. L'imperatore Carlo VI rinnovò, in febbraio 1719, l'editto del 1685; ed è solamente nel 1765 che l'uso pubblico ne fu permesso nella Sassonia elettorale.
      Questa macchina, che scosse l'Europa, fu il precursore delle macchine da filare e da tessere, e preludiò la rivoluzione industriale del XVIII secolo. Essa permetteva, al ragazzo più inesperto, di far lavorare tutto un telaio con le sue spole, avanzando e ritirando una pertica, e fornendo, nella sua forma perfezionata, da 40 a 50 capi alla volta.
      Verso la fine del primo terzo del XVII secolo, una sega a vento, stabilita da un olandese nelle vicinanze di Londra, fu distrutta dal popolo.


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Compendio del Capitale
di Carlo Cafiero
pagine 112

   





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