Pagina (78/112)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Poco prima di quest'epoca si cominciò a forare una strada ferrata da Lewisham a Tunbridge. Nella vicinanza immediata di quest'ultima città, non solo vi si eseguì la maggior parte dei lavori, ma vi fu installato eziandio il deposito centrale di tutta la costruzione. Siccome il gran numero d'individui, così occupati, non poteva essere tutto alloggiato nelle case di campagna, l'intraprenditore fece costruire lungo la via baracche sprovviste di ventilazione e di scoli, e per di più necessariamente ingombrate, essendo ogni locatario obbligato a riceverne altri con lui, per quanto numerosa fosse la sua propria famiglia, e benché ciascuna capanna non contenesse che due camere. Dal rapporto medico risulta che questa povera gente, per scampare alle esalazioni pestilenziali delle acque stagnanti e delle latrine, situate sotto le loro finestre, dovevano subire, durante la notte, tutti i tormenti della soffocazione. Un medico, appositamente incaricato, si è espresso in termini acerbi sullo stato di queste sedicenti abitazioni, e ha fatto intendere che v'erano a temersi le conseguenze le più funeste se qualche misura di salubrità non fosse presa immediatamente. L'intraprenditore si era impegnato a preparare una casa per coloro che fossero colpiti da malattie contagiose, ma non ha mantenuta la sua promessa, benché si fossero verificati diversi casi di vaiuolo nelle capanne che si dicevano le migliori. L'ospedale della parrocchia è, da mesi, ingombro di malati. In una stessa famiglia, 5 fanciulli sono morti di vaiuolo e di febbre.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Compendio del Capitale
di Carlo Cafiero
pagine 112

   





Lewisham Tunbridge