II.
Caratteri esterni dell'uomo.
1. STATURA. - La statura, nella nostra specie, č assai variabile. Le differenze sono
spesso puramente individuali, altre volte sono intimamente collegate col sesso e colla razza.
Ognuno sa, quanto sia variabile la statura nella nostra stessa razza caucasica o mediterranea; e
quando questo variazioni si accostano agli estremi, noi parliamo di giganti o di nani.
Cosė Sesostri era gigante. Il Comte ha calcolato che l'imperatore Massimino aveva un'al-
tezza di 2 metri e 33 centim.; il persiano Artacano era alto metri 2 e 66 cent.; il gigante della
Finlandia, che si faceva vedere a Parigi nel 1735, metri 2 e cent. 17; il gigante Gilli di Trento,
metri 2 e cent. 65. Dicesi che il gigante Golia avesse un'altezza di metri 3 e cent. 3. Le Cat vide
a Rouen un gigante, alto 2 metri e 76 cent. Un Arabo, che per la sua statura fu condotto davanti
all'imperatore Claudio, misurava in altezza 3 metri e 28 cent. Le donne raggiungono assai rara-
mente una statura straordinaria.
D'altra parte non sono rarissimi in Europa nemmeno i nani. Sisifo, il nano di Marco An-
tonio, non toccava l'altezza di 65 cent. Il cosė detto Bebe del re polacco Stanislao era alto 89
centimetri, e ben proporzionato; il polacco Boroslawski aveva un'altezza di soli 75 cent., posse-
deva proporzioni regolari ed un certo ingegno. Fra i nani pių conosciuti si citano spesso "Tom
Pouce" ed il "Principe Colibri". Domiziano e Montezuma tenevano dei nani per diletto; e Cat-
terina de Medici univa in matrimonio dei nani con delle nane, ma tali unioni furono quasi sem-
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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