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      tentota. Su tale cuscino di grasso sogliono lo donne ne' loro viaggi adagiare i bambini, i quali si
      stringono colle braccia intorno ai fianchi della madre.
      2. PROPORZIONI DEL CORPO. - Questo argomento è assai poco studiato in senso com-
      parativo. Gli artisti hanno dato alla nostra stessa razza proporzioni diverse. Così nell'Ercole
      Farnese l'altezza della testa sta all'altezza totale come 1 a 7 43/48, Raffaello diede ad alcune sue
      figure un'altezza di sei teste, Michelangelo di otto teste e più. Due autori che si sono occupati di
      proposito di quest'argomento, sono arrivati a risultati alquanto diversi, come risulta dalle cifre
      seguenti.
     
     
      Lunghezza
      della manoLunghezza
      delpiede
      Distanza dal-
      lo sterno al-
      l'ombelicoDistanza dal
      gomito alla
      manoAltezza
      totale dell'uo-
      moSecondo Carus
      1
      1.50
      1.00
      1.33
      9.50
      Secondo Quetelet
      1
      1.36
      1.06
      1.28
      8.82
     
     
      Fig. 1. - Donna boschimana.
     
      Per convincerci delle differenze nelle proporzioni entro la nostra razza, non abbiamo che
      a guardarci attorno. Considerando gli arti, possiamo distinguere due stampi di uomini; al primo
      appartengono quelli, in cui il tronco e gli arti hanno dimensioni conformi alle nostre idee di e-
      stetica; al secondo quelli, in cui le estremità inferiori oltrepassano i limiti segnati da tali idee.
      Questo secondo tipo sembra predominare nelle persone di alta statura, ed in quelle che vivono
      nell'agiatezza. Nel Petrarca, ad esempio, io trovai una sproporzione notevole tra lo sviluppo de-
      gli arti inferiori e quello dei superiori.
      Nella lunghezza delle diverse parti onde si compongono gli arti superiori ed inferiori esi-


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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano
1888 pagine 204

   





Ercole Raffaello Michelangelo Carus Quetelet Petrarca