longitudinale od antero-posteriore massimo, ed il massimo trasversale. Il primo corre dal punto
più culminante della glabella al punto più sporgente in dietro dell'occipite; il secondo è la più
lunga linea trasversale orizzontale del cranio. Il rapporto centesimale fra questi due diametri
chiamasi indice cefalico o indice della larghezza, per cui
t × 100
I = -----,
l
nella quale formola I significa l'indice, l il diametro longitudinale, e t il diametro trasversale.
Fig. 3.
Cranii di forme estreme: a, brachicefalo; b, dolicocefalo.
L'indice cefalico ci dà un'idea generale della forma del cranio, perchè quanto più è picco-
lo l'indice, tanto più il cranio apparisce stretto ed allungato (vedi fig. 3, b); quanto è più grande,
tanto più, il cranio si avvicina alla forma sferica (vedi fig. 3, a). Ma gli antropologi non si fer-
mano a questa distinzione superficiale; essi classificano i cranii con norme più precise, come
vedesi nel seguente prospetto;
DIVISIONESUDDIVISIONE
INDICECEFALICO
VALOREespresso con frazione co-
mune, del diametro tra-
sversale in confronto del
longitudinaleDolicocefali
Dolicocefali puriFino a 75,00
3/4 o 6/8
SubdolicocefaliFra 75,01 e 77.77
7/9
Mesaticefali
...........
77,78 e 80,00
4/5 o 8/10
Brachicefali
Subbrachicefali
80,01 e 83,33
5/6 o 10/12
Brachicefali puriOltre 83,33
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In Italia si possono rinvenire tutte le forme suddescritte di cranio; predomina peraltro il
tipo brachicefalo, poichè dall'esame dei tipi craniali della popolazione totale del nostro paese
risulta questa proporzione percentuale:
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Antropologia
di Giovanni Canestrini
Hoepli Milano 1888
pagine 204 |
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Italia
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